Q&A con Claudym

1. C’è un momento preciso che ti ha fatto capire che la musica sarebbe stata la tua strada?

Non ho un ricordo di un momento preciso perché é come se l’avessi sempre saputo: già da piccolissima giocavo a fare gli spettacoli, a scrivere jingle e c’era qualcosa di più profondo nel modo in cui ascoltavo la musica. Solo che quando poi a scuola dicevo che volevo fare questo da grande mi veniva chiesto di trovare un lavoro alternativo, e quindi l’ho fatta diventare la mia strada molto più in là, quando ho capito che non dovevo aver paura o vergognarmi delle mie ambizioni.

2. In “Cose che si dicono”, dici che è tutta colpa del whiskey. Sei una tipa da whiskey puro o da whiskey nel cocktail?

Ho scoperto il whiskey un po’ tardi e per questo mi sento più da whiskey nel cocktail.

3. Se dovessi creare una playlist perfetta per una serata con Jameson, quali brani non potrebbero mancare?

Ovviamente “Come Down” di Anderson .Paak, poi direi Ouchies di Doja Cat e un po’ di Arctic Monkeys e Tame Impala.